Il credito d’imposta per investimenti nel mezzogiorno (“Bonus Investimenti al Sud”) risulta cumulabile sia con gli aiuti “de minimis” sia con altri aiuti di Stato aventi a oggetto i medesimi costi ammessi al beneficio.
CREDITO D’IMPOSTA BENI STRUMENTALI 4.0 | BONUS INVESTIMENTI AL SUD | |
ANNI FISCALI DI RIFERIMENTO | 2020 – 2021 – 2022 | 2020 – 2021 – 2022 |
BENEFICIARI | Tutte le imprese a prescindere da forma giuridica, settore economico di appartenenza, dimensione, regime fiscale.
Tale misura si applica alle stesse condizioni e negli stessi limiti anche agli investimenti effettuati dagli esercenti arti e professioni. |
Settore Turistico:
tutte le piccole imprese del Mezzogiorno, ubicate nelle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo a prescindere da forma giuridica, settore economico di appartenenza, dimensione, regime fiscale. |
BASE DI CALCOLO | Valore degli investimenti al netto dell’IVA (ammessi anche costi relativi a locazione finanziaria, leasing e costi di canone cloud per software 4.0). | Valore degli investimenti al netto dell’IVA.
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ALIQUOTA APPLICABILE | Beni strumentali 4.0:
Beni immateriali 4.0:
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A partire dal 1° marzo 2017, è stato previsto l’aumento del credito d’imposta, nella misura del 25% per le grandi imprese situate in Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna e del 10% per le grandi imprese situate nelle aree ammissibili delle Regioni Abruzzo e Molise. Le intensità massime di aiuto applicabili alle grandi imprese (25% – 10%) possono essere maggiorate di un massimo di 20 punti percentuali per le piccole imprese e di un massimo di 10 punti percentuali per le imprese di medie dimensioni. Pertanto, il credito d’imposta è pari a:
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COMPENSAZIONE | In 3 anni fiscali. | Il credito d’imposta, una volta riconosciuto, è utilizzabile esclusivamente in compensazione ai sensi dell’art.D.Lgs. n. 241/1997 (ossia in compensazione nel modello f24), a decorrere dal periodo d’imposta in cui è stato effettuato l’investimento e deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta di maturazione del credito e nelle dichiarazioni dei redditi relative ai periodi d’imposta successivi fino a quello nel quale se ne conclude l’utilizzo. |
OBBLIGHI DOCUMENTALI | Indicazione nella fattura di acquisto dei riferimenti alla legge che introduce questa agevolazione. Obbligo di relazione tecnica e perizia asseverata per investimenti il cui costo di acquisto unitario superi i 300mila euro. Possibilità di autocertificazione al di sotto di tale soglia, consigliata la predisposizione di una relazione tecnica. | Per fruire del credito d’imposta, le imprese interessate al bonus, devono presentare all’Agenzia delle Entrate un modello di domanda nel quale devono essere indicati i dati degli investimenti agevolabili e del credito d’imposta per il quale è richiesta l’autorizzazione alla fruizione. |
SPESE AMMISSIBILI |
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Investimenti relativi all’acquisto, anche mediante contratti di locazione finanziaria, di macchinari, impianti e attrezzature varie destinati a strutture produttive già esistenti o che vengono impiantate nel territorio.
Rientrano, quindi, nel perimetro dell’agevolazione gli investimenti relativi:
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